Classe laterale

La classe laterale (in inglese coset) è un concetto matematico, utile nella teoria dei gruppi. Tramite questa nozione si definiscono i concetti di sottogruppo normale e di gruppo quoziente.

Definizione

Sia ( G ; ) {\displaystyle (G;\cdot )} un gruppo e sia H {\displaystyle H} un suo sottogruppo e a G {\displaystyle a\in G} . Nel seguito utilizziamo per l'operazione di gruppo la notazione a b = a b {\displaystyle a\cdot b=ab} .[postille 1] La classe laterale destra (o più semplicemente il laterale destro) di H {\displaystyle H} in G {\displaystyle G} rappresentato da a {\displaystyle a} è l'insieme:

H a = { b G | b = h a , h H } = { H h = b a 1 , b G } , {\displaystyle Ha=\{b\in G\,|\,b=ha,h\in H\}=\{H\ni h=ba^{-1},b\in G\},}

cioè fissato un elemento a {\displaystyle a} di G {\displaystyle G} detto rappresentante della classe, si fa il prodotto b = h a {\displaystyle b=ha} dove h {\displaystyle h} è un qualsiasi elemento del sottogruppo H . {\displaystyle H.} Oppure si prende l'elemento opposto di a {\displaystyle a} e si fa il prodotto b a 1 {\displaystyle ba^{-1}} con qualsiasi elemento b {\displaystyle b} di G {\displaystyle G} verificando di ottenere un elemento di H . {\displaystyle H.}

Simmetricamente si definisce la classe laterale sinistra (o laterale sinistro) di H {\displaystyle H} in G {\displaystyle G} rappresentato da a {\displaystyle a} come l'insieme:

a H = { b G | b = a h , h H } = { H h = a 1 b , b G } . {\displaystyle aH=\{b\in G\,|\,b=ah,h\in H\}=\{H\ni h=a^{-1}b,b\in G\}.}

Descrizione tramite classi di equivalenza

È possibile descrivere ogni classe laterale destra come una classe d'equivalenza rispetto alla relazione di equivalenza H {\displaystyle \sim _{H\cdot }} definita in G {\displaystyle G} ponendo per a , b G {\displaystyle a,b\in G} :

a H b b a 1 H b H a . {\displaystyle a\sim _{H\cdot }b\Longleftrightarrow ba^{-1}\in H\Longleftrightarrow b\in Ha.}

La classe di equivalenza contenente l'elemento g {\displaystyle g} è proprio H g {\displaystyle Hg} : infatti g = e g {\displaystyle g=eg} , dove e {\displaystyle e} è l'elemento neutro di G {\displaystyle G} : quindi e H {\displaystyle e\in H} perché H {\displaystyle H} è un sottogruppo.

Anche ogni classe laterale sinistra può essere definita con una relazione di equivalenza analoga:

a H b a 1 b H b a H . {\displaystyle a\sim _{\cdot H}b\Longleftrightarrow a^{-1}b\in H\Longleftrightarrow b\in aH.}

L'insieme quoziente destro o sinistro mediante la relazione di equivalenza, cioè l'insieme o collezione delle classi laterali distinte o disgiunte in cui è partizionato G {\displaystyle G} si definisce come:

G / H := { x H | x G } , {\displaystyle G/\sim _{\cdot H}:=\{xH\,|\,x\in G\},}
G / H := { H x | x G } , {\displaystyle G/\sim _{H\cdot }:=\{Hx\,|\,x\in G\},}

dove l'elemento x {\displaystyle x} è il rappresentante della classe laterale. Nel caso di un gruppo abeliano G {\displaystyle G} si ha sempre

G / H = G / H , H G , {\displaystyle G/\sim _{\cdot H}=G/\sim _{H\cdot },\qquad \forall H\leq G,}

cioè le partizioni destre e sinistre coincidono e quindi qualsiasi sottogruppo è sempre normale. Nel caso non abeliano si possono avere sottogruppi normali e non.

Proprietà

Osserviamo che, a causa delle due equivalenze H {\displaystyle \sim _{H\cdot }} e H {\displaystyle \sim _{\cdot H}} , sia i laterali sinistri che i destri del gruppo G {\displaystyle G} sono sottoinsiemi mutuamente disgiunti del gruppo. Quindi le due applicazioni

ϕ H : H x H h x h , {\displaystyle {\begin{aligned}\phi _{\cdot H}\colon H&\to xH\\h&\mapsto xh,\end{aligned}}}
ϕ H : H H x h h x , {\displaystyle {\begin{aligned}\phi _{H\cdot }\colon H&\to Hx\\h&\mapsto hx,\end{aligned}}}

sono biunivoche. E si possono esprimere con l'unica biiezione naturale

ϕ H : x H H x x h h x 1 . {\displaystyle {\begin{aligned}\phi _{H}\colon xH&\to Hx\\xh&\mapsto hx^{-1}.\end{aligned}}}

Per cui due qualsiasi classi laterali possono essere facilmente messe in corrispondenza biunivoca: da ciò deriva che esse hanno tutte la stessa cardinalità. Cioè in ogni gruppo le classi laterali sinistre sono tante quante le classi laterali destre: tale numero, sia esso finito o infinito, è detto indice del sottogruppo H {\displaystyle H} nel gruppo G {\displaystyle G} , e si denota con più simboli a seconda del testo utilizzato

i ( H ) = ( G : H ) = [ G : H ] . {\displaystyle i(H)=(G:H)=[G:H].}

In particolare, se G {\displaystyle G} è finito e ha n {\displaystyle n} elementi, ed H {\displaystyle H} ha m {\displaystyle m} elementi, si ha n = m i ( H ) {\displaystyle n=m\cdot i(H)} : quindi la cardinalità di ogni sottogruppo H {\displaystyle H} di un gruppo finito G e il suo indice i ( H ) {\displaystyle i(H)} sono divisori della cardinalità di G (vedi teorema di Lagrange).

In generale le classi laterali sinistre e le classi laterali destre di un sottogruppo costituiscono due collezioni diverse; in altre parole le due equivalenze indotte sono diverse. Un sottogruppo N {\displaystyle N} di G {\displaystyle G} che definisce un'unica partizione, cioè tale che g N = N g , {\displaystyle gN=Ng,} per ogni g G {\displaystyle g\in G} , si dice sottogruppo normale di G {\displaystyle G} [postille 2]; in genere tale partizione è formata da i ( H ) {\displaystyle i(H)} classi cioè dal valore dell'indice di H . {\displaystyle H.} Quando un sottogruppo forma una partizione che consiste di solo due classi laterali sinistre o destre cioè l'indice del sottogruppo H {\displaystyle H} diventa [ G : H ] = 2 , {\displaystyle [G:H]=2,} allora H = N {\displaystyle H=N} cioè è normale ma non vale il viceversa. In qualsiasi gruppo i due sottogruppi banali sono normali. La definizione data consente di passare dall'insieme quoziente alla definizione di gruppo quoziente i cui elementi sono le classi laterali sinistre o, indifferentemente, quelle destre[1]. Cioè:

G / H = G / H = G / N {\displaystyle G/\sim _{\cdot H}=G/\sim _{H\cdot }=G/N}

e in tale gruppo abbiamo:

  • x H y H = x y H {\displaystyle xH\circ yH=xyH} che equivale a H x H y = H x y {\displaystyle Hx\circ Hy=Hxy} come legge di composizione interna associativa;
( x H   y H )   z H = x H   ( y H   z H ) x H , y H , z H   G / N {\displaystyle (xH\ yH)\ zH=xH\ (yH\ zH)\quad \forall xH,yH,zH\ \in G/N} ;
  • e H = H e = e N = N e {\displaystyle eH=He=eN=Ne} come elemento neutro;
  • x H 1 = x 1 H {\displaystyle {xH}^{-1}=x^{-1}H} come elemento inverso.

a cui viene associata una tabella di Cayley i ( H ) i ( H ) {\displaystyle i(H)\cdot i(H)} .

Casi particolari
  • Casi particolari sono quelli dei sottogruppi impropri o banali. Sia H = { e } {\displaystyle H=\{e\}} . In tal caso si ottiene
    a i H = { a i } = H a i , i = 1 , 2 , , | G | , {\displaystyle a_{i}H=\{a_{i}\}=Ha_{i},\quad i=1,2,\ldots ,|G|,}
    quindi i laterali destri e sinistri sono uguali e contengono un solo elemento per cui i ( H ) = | G | {\displaystyle i(H)=|G|} e il teorema di Lagrange diventa | G | = | H | i ( H ) = 1 | G | {\displaystyle |G|=|H|\cdot i(H)=1\cdot |G|} . L'altro caso è H = G {\displaystyle H=G} e si ottiene
    a i H = H a i = G , i = 1 , 2 , , | G | , {\displaystyle a_{i}H=Ha_{i}=G,\quad i=1,2,\ldots ,|G|,}
    quindi i laterali destri e sinistri coincidono con una sola classe di equivalenza per cui i ( H ) = 1 {\displaystyle i(H)=1} e il teorema di Lagrange diventa | G | = | H | i ( H ) = | G | 1 {\displaystyle |G|=|H|\cdot i(H)=|G|\cdot 1} .
  • Se come elemento x rappresentativo della classe prendiamo l'elemento neutro di G {\displaystyle G} si ha
    e H = { y G | e 1 y = e y = y H } = H {\displaystyle eH=\{y\in G|e^{-1}y=ey=y\in H\}=H}
    H e = { y G | y e 1 = y e = y H } = H {\displaystyle He=\{y\in G|ye^{-1}=ye=y\in H\}=H}
    e H = H = H e {\displaystyle eH=H=He}
    con e {\displaystyle e} elemento neutro di G {\displaystyle G} . Quindi il laterale destro e sinistro sono uguali e coincidenti con H . {\displaystyle H.}

Esempi

Gruppo simmetrico

Questo esempio considera un gruppo non abeliano di ordine finito. Il gruppo simmetrico S 3 {\displaystyle S_{3}} ha legge di composizione non commutativa

α β = ( 1 2 3 α ( 1 ) α ( 2 ) α ( 3 ) ) ( 1 2 3 β ( 1 ) β ( 2 ) β ( 3 ) ) = ( 1 2 3 α ( β ( 1 ) ) α ( β ( 2 ) ) α ( β ( 3 ) ) ) β α {\displaystyle \alpha \circ \beta ={\begin{pmatrix}1&2&3\\\alpha (1)&\alpha (2)&\alpha (3)\end{pmatrix}}\circ {\begin{pmatrix}1&2&3\\\beta (1)&\beta (2)&\beta (3)\end{pmatrix}}={\begin{pmatrix}1&2&3\\\alpha (\beta (1))&\alpha (\beta (2))&\alpha (\beta (3))\end{pmatrix}}\neq \beta \circ \alpha }

elemento neutro ed opposto

i d = ( 1 2 3 1 2 3 ) {\displaystyle \mathrm {id} ={\begin{pmatrix}1&2&3\\1&2&3\end{pmatrix}}} cioè tutti gli elementi sono punti fissi.
α 1 = ( 1 2 3 α 1 ( 1 ) α 1 ( 2 ) α 1 ( 3 ) ) {\displaystyle \alpha ^{-1}={\begin{pmatrix}1&2&3\\\alpha ^{-1}(1)&\alpha ^{-1}(2)&\alpha ^{-1}(3)\end{pmatrix}}} occorre scambiare le righe nella notazione 2-linea.

Consideriamo i sottogruppi di S 3 {\displaystyle S_{3}} il cui ordine sono divisori dell'ordine del gruppo | S 3 | = 1 2 3 = 6 {\displaystyle |S_{3}|=1\cdot 2\cdot 3=6} per il teorema di Lagrange. Quindi i divisori possibili sono 1,2,3,6. Dalla teoria i divisori che sono numeri primi sono ordini di gruppi ciclici. Da una semplice analisi della tabella Cayley si ottengono:

  • due sottogruppi normali banali { i d } = { C 3 3 } = { ( 1 ) ( 2 ) ( 3 ) } {\displaystyle \{\mathrm {id} \}=\{C_{3}^{3}\}=\{(1)(2)(3)\}} ed S 3 = C 3 × C 2 =< ( 1   3   2 ) , ( 2   3 ) > {\displaystyle S_{3}=C_{3}\times C_{2}=<(1\ 3\ 2),(2\ 3)>} di ordini 1 e 6,
  • il sottogruppo normale alternante A 3 = { i d , ( 1   2   3 ) , ( 1   3   2 ) } = C 3 = { C 3 3 , C 3 , C 3 2 } =< ( 1   3   2 ) > {\displaystyle A_{3}=\{\mathrm {id} ,(1\ 2\ 3),(1\ 3\ 2)\}=C_{3}=\{C_{3}^{3},C_{3},C_{3}^{2}\}=<(1\ 3\ 2)>} che è un gruppo ciclico di ordine 3
  • tre sottogruppi delle riflessioni T 2 = { i d , ( 2   3 ) ( 1 ) } = { C 3 3 , σ } = C 2 =< ( 2   3 ) > {\textstyle T_{2}^{'}=\{\mathrm {id} ,(2\ 3)(1)\}=\{C_{3}^{3},\sigma ^{'}\}=C_{2}^{'}=<(2\ 3)>} , T 2 = { i d , ( 1   3 ) ( 2 ) } = { C 3 3 , σ ) } = C 2 =< ( 1   3 ) > {\displaystyle T_{2}^{''}=\{\mathrm {id} ,(1\ 3)(2)\}=\{C_{3}^{3},\sigma ^{''})\}=C_{2}^{''}=<(1\ 3)>} e T 2 = { i d , ( 1   2 ) ( 3 ) } = { C 3 3 , σ } = C 2 =< ( 1   2 ) > {\displaystyle T_{2}^{'''}=\{\mathrm {id} ,(1\ 2)(3)\}=\{C_{3}^{3},\sigma ^{'''}\}=C_{2}^{'''}=<(1\ 2)>} che sono gruppi ciclici di ordine 2.

quindi sono sei sottogruppi di cui tre sono normali. Abbiamo utilizzato la notazione ciclica e i simboli dei gruppi ciclici di ordine 2 e 3. Vogliamo conoscere le loro classi laterali.

Iniziamo dal caso semplice dei due sottogruppi banali:

H = { i d } , C 3 3   H = H   C 3 3 = { C 3 3 } , , σ   H = H   σ = { σ } , {\displaystyle H=\{\mathrm {id} \},\qquad C_{3}^{3}\ H=H\ C_{3}^{3}=\{C_{3}^{3}\},\cdots ,\sigma ^{'''}\ H=H\ \sigma ^{'''}=\{\sigma ^{'''}\},}

quindi 6 classi laterali destro e sinistro coincidenti e l'indice diventa [ S 3 : { i d } ] = 6. {\displaystyle [S_{3}:\{id\}]=6.}

H = S 6 , C 3 3   H = H   C 3 3 = = σ   H = H   σ = S 3 , {\displaystyle H=S_{6},\qquad C_{3}^{3}\ H=H\ C_{3}^{3}=\cdots =\sigma ^{'''}\ H=H\ \sigma ^{'''}=S_{3},}

quindi una sola classe laterale destra e sinistra coincidente e l'indice diventa [ S 3 : S 3 ] = 1. {\textstyle [S_{3}:S_{3}]=1.}

H = T 2 . {\displaystyle H=T_{2}^{'}.}

Utilizziamo la tabella Cayley del gruppo (con la convenzione che il primo fattore è quello della riga) e la tabella seguente dove fissiamo un elemento x i G , {\displaystyle x_{i}\in G,} per i = 1 , 2 , , 6 {\displaystyle i=1,2,\ldots ,6} , in questo caso x i = C 3 2 {\displaystyle x_{i}=C_{3}^{2}} e quindi x i 1 = C 3 {\displaystyle x_{i}^{-1}=C_{3}} e poi lo componiamo con qualsiasi elemento x k G , {\displaystyle x_{k}\in G,} per k = 1 , 2 , , 6 {\displaystyle k=1,2,\ldots ,6} . Per quei prodotti che stanno in H troviamo gli x k x i H {\displaystyle x_{k}\in x_{i}H} . Stessa procedura per trovare gli x k H x i {\displaystyle x_{k}\in Hx_{i}} .

Classe laterale sinistra
x i {\displaystyle x_{i}} x i 1 {\displaystyle x_{i}^{-1}} x k {\displaystyle x_{k}} x i 1 x k {\displaystyle x_{i}^{-1}\,x_{k}}
C 3 2 {\displaystyle C_{3}^{2}} C 3 {\displaystyle C_{3}} C 3 3 {\displaystyle C_{3}^{3}} C 3   C 3 3 = C 3 {\displaystyle C_{3}\ C_{3}^{3}=C_{3}}
C 3 2 {\displaystyle C_{3}^{2}} C 3   C 3 2 = C 3 3 H {\displaystyle C_{3}\ C_{3}^{2}=C_{3}^{3}\in H}
C 3 {\displaystyle C_{3}} C 3   C 3 = C 3 2 {\displaystyle C_{3}\ C_{3}=C_{3}^{2}}
σ {\displaystyle \sigma ^{'}} C 3   σ = σ {\displaystyle C_{3}\ \sigma ^{'}=\sigma ^{''}}
σ {\displaystyle \sigma ^{''}} C 3   σ = σ {\displaystyle C_{3}\ \sigma ^{''}=\sigma ^{'''}}
σ {\displaystyle \sigma ^{'''}} C 3   σ = σ H {\displaystyle C_{3}\ \sigma ^{'''}=\sigma ^{'}\in H}
Classe laterale destra
x i {\displaystyle x_{i}} x i 1 {\displaystyle x_{i}^{-1}} x k {\displaystyle x_{k}} x k x i 1 {\displaystyle x_{k}\,x_{i}^{-1}}
C 3 2 {\displaystyle C_{3}^{2}} C 3 {\displaystyle C_{3}} C 3 3 {\displaystyle C_{3}^{3}} C 3 3   C 3 = C 3 {\displaystyle C_{3}^{3}\ C_{3}=C_{3}}
C 3 2 {\displaystyle C_{3}^{2}} C 3 2   C 3 = C 3 3 H {\displaystyle C_{3}^{2}\ C_{3}=C_{3}^{3}\in H}
C 3 {\displaystyle C_{3}} C 3   C 3 = C 3 2 {\displaystyle C_{3}\ C_{3}=C_{3}^{2}}
σ {\displaystyle \sigma ^{'}} σ   C 3 = σ {\displaystyle \sigma ^{'}\ C_{3}=\sigma ^{'''}}
σ {\displaystyle \sigma ^{''}} σ   C 3 = σ H {\displaystyle \sigma ^{''}\ C_{3}=\sigma ^{'}\in H}
σ {\displaystyle \sigma ^{'''}} σ   C 3 = σ {\displaystyle \sigma ^{'''}\ C_{3}=\sigma ^{''}}

abbiamo ottenuto x i H = C 3 2 H = { C 3 2 , σ } {\displaystyle x_{i}H=C_{3}^{2}H=\{C_{3}^{2},\sigma ^{'''}\}} per il coset sinistro e H x i = H C 3 2 = { C 3 2 , σ } C 3 2 H {\displaystyle Hx_{i}=HC_{3}^{2}=\{C_{3}^{2},\sigma ^{''}\}\neq C_{3}^{2}H} per quello destro.

Con questo modo di operare si ottengono i seguenti risultati:

σ H = C 3 3 H = H σ = H C 3 3 = T 2 , {\displaystyle \sigma ^{'}H=C_{3}^{3}H=H\sigma ^{'}=HC_{3}^{3}=T_{2}^{'},}
σ H = C 3 H = { C 3 , σ } { C 3 2 , σ } = H σ = H C 3 2 , {\displaystyle \sigma ^{''}H=C_{3}H=\{C_{3},\sigma ^{''}\}\neq \{C_{3}^{2},\sigma ^{''}\}=H\sigma ^{''}=HC_{3}^{2},}
σ H = C 3 2 H = { C 3 2 , σ } { C 3 , σ } = H σ = H C 3 , {\displaystyle \sigma ^{'''}H=C_{3}^{2}H=\{C_{3}^{2},\sigma ^{'''}\}\neq \{C_{3},\sigma ^{'''}\}=H\sigma ^{'''}=HC_{3},}

e si può notare che due laterali destri o sinistri possono coincidere ma solo nel caso dell'elemento neutro le classi destra e sinistra coincidono. Comunque le classi sinistre diverse sono tre quanto quelle destre e sono disgiunte. Per cui l'indice di H {\displaystyle H} in S 3 {\displaystyle S_{3}} ha valore [ S 3 : T 2 ] = 3. {\displaystyle [S_{3}:T_{2}^{'}]=3.}

Stesso metodo si applica ai restanti sottogruppi, ottenendo il risultato:

Classi laterali dei sottogruppi di S 3 {\displaystyle S_{3}}
| H | {\displaystyle |H|} H {\displaystyle H} G / H {\displaystyle G/\sim _{\cdot H}} G / H {\displaystyle G/\sim _{H\cdot }} [ S 3 : H ] {\displaystyle [S_{3}:H]}
1 { i d } = N {\displaystyle \{\mathrm {id} \}=N} [postille 3] C 3 3   H = { C 3 3 } , , σ   H = { σ } {\displaystyle C_{3}^{3}\ H=\{C_{3}^{3}\},\cdots ,\sigma ^{'''}\ H=\{\sigma ^{'''}\}} H   C 3 3 = { C 3 3 } , , H   σ = { σ } {\displaystyle H\ C_{3}^{3}=\{C_{3}^{3}\},\cdots ,H\ \sigma ^{'''}=\{\sigma ^{'''}\}} 6
2 T 2 = { C 3 3 , σ } {\displaystyle T_{2}^{'}=\{C_{3}^{3},\sigma _{'}\}} σ H = C 3 3 H = T 2 σ H = C 3 H = { C 3 , σ } σ H = C 3 2 H = { C 3 2 , σ } {\displaystyle {\begin{matrix}\sigma ^{'}H=C_{3}^{3}H=&T_{2}^{'}\\\sigma ^{''}H=C_{3}H=&\{C_{3},\sigma ^{''}\}\\\sigma ^{'''}H=C_{3}^{2}H=&\{C_{3}^{2},\sigma ^{'''}\}\end{matrix}}} H σ = H C 3 3 = T 2 H σ = H C 3 2 = { C 3 2 , σ } H σ = H C 3 = { C 3 , σ } {\displaystyle {\begin{matrix}H\sigma ^{'}=HC_{3}^{3}=&T_{2}^{'}\\H\sigma ^{''}=HC_{3}^{2}=&\{C_{3}^{2},\sigma ^{''}\}\\H\sigma ^{'''}=HC_{3}=&\{C_{3},\sigma ^{'''}\}\end{matrix}}} 3
2 T 2 = { C 3 3 , σ } {\displaystyle T_{2}^{''}=\{C_{3}^{3},\sigma _{''}\}} σ H = C 3 3 H = T 2 σ H = C 3 2 H = { C 3 2 , σ } σ H = C 3 H = { C 3 , σ } {\displaystyle {\begin{matrix}\sigma ^{''}H=C_{3}^{3}H=&T_{2}^{''}\\\sigma ^{'}H=C_{3}^{2}H=&\{C_{3}^{2},\sigma ^{'}\}\\\sigma ^{'''}H=C_{3}H=&\{C_{3},\sigma ^{'''}\}\end{matrix}}} H C 3 3 = H σ = T 2 H C 3 2 = H σ = { C 3 2 , σ } H C 3 = H σ = { C 3 , σ } {\displaystyle {\begin{matrix}HC_{3}^{3}=H\sigma ^{''}=&T_{2}^{''}\\HC_{3}^{2}=H\sigma ^{'''}=&\{C_{3}^{2},\sigma ^{'''}\}\\HC_{3}=H\sigma ^{'}=&\{C_{3},\sigma ^{'}\}\end{matrix}}} 3
2 T 2 = { C 3 3 , σ } {\displaystyle T_{2}^{'''}=\{C_{3}^{3},\sigma _{'''}\}} σ H = C 3 3 H = T 2 σ H = C 3 2 H = { C 3 2 , σ } σ H = C 3 H = { C 3 , σ } {\displaystyle {\begin{matrix}\sigma ^{'''}H=C_{3}^{3}H=&T_{2}^{'''}\\\sigma ^{''}H=C_{3}^{2}H=&\{C_{3}^{2},\sigma ^{''}\}\\\sigma ^{'}H=C_{3}H=&\{C_{3},\sigma ^{'}\}\end{matrix}}} H C 3 3 = H σ = T 2 H C 3 2 = H σ = { C 3 , σ } H C 3 = H σ = { C 3 2 , σ } {\displaystyle {\begin{matrix}HC_{3}^{3}=H\sigma ^{'''}=&T_{2}^{'''}\\HC_{3}^{2}=H\sigma ^{''}=&\{C_{3},\sigma ^{''}\}\\HC_{3}=H\sigma ^{'}=&\{C_{3}^{2},\sigma ^{'}\}\end{matrix}}} 3
3 A 3 = { C 3 3 , C 3 , C 3 2 } = N {\displaystyle A_{3}=\{C_{3}^{3},C_{3},C_{3}^{2}\}=N} [postille 3] C 3 3 H = C 3 2 H = C 3 H = A 3 σ H = σ H = σ H = { σ , σ , σ } {\displaystyle {\begin{matrix}C_{3}^{3}H=C_{3}^{2}H=C_{3}H=&A_{3}\\\sigma ^{'}H=\sigma ^{''}H=\sigma ^{'''}H=&\{\sigma ^{'},\sigma ^{''},\sigma ^{'''}\}\\\end{matrix}}} H C 3 = H C 3 2 = H C 3 3 = A 3 H σ = H σ = H σ = { σ , σ , σ } {\displaystyle {\begin{matrix}HC_{3}=HC_{3}^{2}=HC_{3}^{3}=&A_{3}\\H\sigma ^{'}=H\sigma ^{''}=H\sigma ^{'''}=&\{\sigma ^{'},\sigma ^{''},\sigma ^{'''}\}\\\end{matrix}}} 2
6 S 3 = N {\displaystyle S_{3}=N} [postille 3] C 3 3   H = = σ   H = S 3 {\displaystyle C_{3}^{3}\ H=\cdots =\sigma ^{'''}\ H=S_{3}} H   C 3 3 = = H   σ = S 3 {\displaystyle H\ C_{3}^{3}=\cdots =H\ \sigma ^{'''}=S_{3}} 1

Gruppo additivo

Adesso gli esempi vengono fatti su gruppi infiniti dove l'indice del sottogruppo ha valore finito. Sia G {\displaystyle G} il gruppo additivo degli interi

G = Z = ( { , 2 , 1 , 0 , 1 , 2 , } , + ) , {\displaystyle G=\mathbb {Z} =(\{\ldots ,-2,-1,0,1,2,\ldots \},+),}

cioè del gruppo interi relativi con la legge di composizione l'usuale addizione. Quindi abbiamo

i d = 0 {\displaystyle \mathrm {id} =0} come elemento neutro;
a {\displaystyle -a} come elemento opposto rispetto alla legge composizione;
a + b = b + a , {\displaystyle a+b=b+a,} per ogni a , b G {\displaystyle a,b\in G} cioè un gruppo abeliano.

Consideriamo come sottogruppo H Z {\displaystyle H\leq \mathbb {Z} }

H = ( 3 Z , + ) = ( { , 6 , 3 , 0 , 3 , 6 , } , + ) . {\displaystyle H=(3\mathbb {Z} ,+)=(\{\ldots ,-6,-3,0,3,6,\ldots \},+).}

Allora le classi laterali destre o cosets di H {\displaystyle H} in G {\displaystyle G} sono i tre insiemi

G / H = { H + 0 ,   H + 1 ,   H + 2 } , {\displaystyle G/\sim _{H\cdot }=\{H+0,\ H+1,\ H+2\},}

dove abbiamo utilizzato la notazione per la classe laterale destra

H + x = { , 6 + x ,   3 + x ,   x ,   3 + x ,   6 + x , } , x = 0 , 1 , 2. {\displaystyle H+x=\{\ldots ,-6+x,\ -3+x,\ x,\ 3+x,\ 6+x,\ldots \},\qquad x=0,1,2.}

con x {\displaystyle x} il rappresentante della classe.

Questi tre insiemi suddividono (o creano una partizione) l'insieme Z , {\displaystyle \mathbb {Z} ,} quindi non ci sono altri laterali destri di H . {\displaystyle H.} Essendo l'addizione commutativa si ha pure:

H + x = x + H , x = 0 , 1 , 2. {\displaystyle H+x=x+H,\qquad x=0,1,2.}

Cioè, ogni laterale sinistro di H {\displaystyle H} è anche un laterale destro, e l'indice di H {\displaystyle H} in G {\displaystyle G} è semplicemente

| G / H | = | G / H | = [ G : H ] = 3. {\displaystyle |G/\sim _{\cdot H}|=|G/\sim _{H\cdot }|=[G:H]=3.}

Quindi H G , {\displaystyle H\trianglelefteq G,} cioè un sottogruppo normale con indice 3.[2] (La stessa citazione mostra che ogni sottogruppo di un gruppo abeliano è normale.[3])

Generalizzando, sia G {\displaystyle G} sempre il gruppo additivo degli interi, e consideriamo il generico sottogruppo H {\displaystyle H}

H = ( n Z , + ) = ( { , 2 n , n , 0 , n , 2 n , } , + ) , {\displaystyle H=(n\mathbb {Z} ,+)=(\{\ldots ,-2n,-n,0,n,2n,\ldots \},+),}

dove n {\displaystyle n} è un intero positivo. Allora i laterali destro e sinistro di H {\displaystyle H} in G {\displaystyle G} sono gli n {\displaystyle n} insiemi (cioè l'indice di H {\displaystyle H} in G {\displaystyle G} è [ G : H ] = n {\displaystyle [G:H]=n} )

G / H = { n Z + 0 , n Z + 1 , , n Z + ( n 1 ) } , {\displaystyle G/\sim _{H\cdot }=\{n\mathbb {Z} +0,n\mathbb {Z} +1,\ldots ,n\mathbb {Z} +(n-1)\},}
G / H = { 0 + n Z , 1 + n Z , , ( n 1 ) + n Z } , {\displaystyle G/\sim _{\cdot H}=\{0+n\mathbb {Z} ,1+n\mathbb {Z} ,\ldots ,(n-1)+n\mathbb {Z} \},}

che sono coincidenti essendo Z {\displaystyle \mathbb {Z} } un gruppo abeliano. Una generica classe laterale destra con rappresentante x {\displaystyle x} è un insieme del tipo:

n Z + x = { , 2 n + x , n + x , x , n + x , 2 n + x , } . {\displaystyle n\mathbb {Z} +x=\{\ldots ,-2n+x,-n+x,x,n+x,2n+x,\ldots \}.}

Non ci sono più di n {\displaystyle n} cosets destro e sinistro, infatti n Z + n = n ( Z + 1 ) = n Z . {\displaystyle n\mathbb {Z} +n=n(\mathbb {Z} +1)=n\mathbb {Z} .}

Le classe laterale del sottogruppo normale H = N = n Z {\displaystyle H=N=n\mathbb {Z} } forma un sottogruppo

( n Z + x , + ) = ( x + n Z , + ) {\displaystyle (n\mathbb {Z} +x,+)=(x+n\mathbb {Z} ,+)}

e viene detta classe di congruenza di x {\displaystyle x} modulo n . {\displaystyle n.} [4] Il sottogruppo H = n Z {\displaystyle H=n\mathbb {Z} } è normale nel gruppo G = Z , {\displaystyle G=\mathbb {Z} ,} e quindi, ha senso formare il gruppo quoziente

G / H = G / N = Z / ( n Z ) = { n Z + x = x + n Z | x Z } , {\displaystyle G/H=G/N=\mathbb {Z} /(n\mathbb {Z} )=\{n\mathbb {Z} +x=x+n\mathbb {Z} |x\in \mathbb {Z} \},}

detto gruppo additivo degli interi modulo n {\displaystyle n} a cui viene associata una tabella Cayley n × n {\displaystyle n\times n}

Spazi vettoriali

Un altro esempio di classi laterali viene dalla teoria degli spazi vettoriali dove l'indice del sottogruppo ha valore infinito. Sia G {\displaystyle G} un gruppo coincidente con uno spazio vettoriale V {\displaystyle V} . Gli elementi (vettori) di uno spazio vettoriale formano un gruppo abeliano con legge di composizione l'usuale addizione vettoriale. Quindi abbiamo

i d = 0 V {\displaystyle \mathrm {id} =0_{V}} il vettore nullo come elemento neutro;
v {\displaystyle -v} come elemento opposto rispetto alla legge composizione;
v 1 + v 2 = v 2 + v 1 , v 1 ,   v 2 G , {\displaystyle v_{1}+v_{2}=v_{2}+v_{1},\quad \forall v_{1},\ v_{2}\in G,} cioè V {\displaystyle V} è un gruppo abeliano.

I sottospazi di uno spazio vettoriale sono i sottogruppi di questo gruppo. Nello spazio R 3 {\displaystyle \mathbb {R} ^{3}} tali sottospazi, dovendo contenere l'elemento neutro 0 V , {\displaystyle 0_{V},} sono rette e piani passanti per l'origine O = ( 0 , 0 , 0 ) = 0 V {\displaystyle O=(0,0,0)=0_{V}} del sistema di riferimento. Fissiamo allora un sottospazio W = H {\displaystyle W=H} e un vettore x {\displaystyle x} di V {\displaystyle V} , consideriamo le classi laterali di tale elemento fissato:

x + W = { v V v = x + w , w W } , {\displaystyle x+W=\{\mathbf {v} \in V\mid \mathbf {v} =\mathbf {x} +\mathbf {w} ,\mathbf {w} \in W\},}

dove x {\displaystyle x} è il rappresentante della classe. Queste classi formano una partizione di V {\displaystyle V} , cioè sono digiunti:

( x + W ) ( y + W ) = , x , y V , x y . {\displaystyle (x+W)\cap (y+W)=\varnothing ,\quad \forall x,y\in V,x\neq y.}

Tali classi laterali sono detti sottospazi affini di V {\displaystyle V} paralleli a W {\displaystyle W} , e i laterali destri W + x {\displaystyle W+x} e sinistri x + W {\displaystyle x+W} coincidono essendo il gruppo abeliano, cioè x + W = W + x {\displaystyle x+W=W+x} . Quindi W {\displaystyle W} è un sottogruppo normale ed ammette in questo caso:

| G / H | = | G / H | = [ G : H ] = . {\displaystyle |G/\sim _{\cdot H}|=|G/\sim _{H\cdot }|=[G:H]=\infty .}

Allora definiamo lo spazio vettoriale quoziente (gruppo quoziente) come l'insieme di tutti questi sottospazi affini

G / H = G / H = V / W = { x + W | x V } . {\displaystyle G/\sim _{\cdot H}=G/\sim _{H\cdot }=V/W=\{x+W|x\in V\}.}

In R 3 {\displaystyle \mathbb {R} ^{3}} questi sottospazi affini sono tutte le rette o piani paralleli al sottospazio con il vettore nullo W {\displaystyle W} , che sappiamo rappresentare una retta o un piano passante per l'origine. Ad esempio, consideriamo il piano R 2 {\displaystyle \mathbb {R} ^{2}} . Se r {\displaystyle r} denota una retta passante per l'origine O , {\displaystyle O,} allora r {\displaystyle r} è un sottogruppo del gruppo abeliano R 2 {\displaystyle \mathbb {R} ^{2}} . Se P {\displaystyle P} è un punto di R 2 {\displaystyle \mathbb {R} ^{2}} , allora la classe laterale

P + r = r + P {\displaystyle P+r=r+P}

indica il sottospazio rappresentato da una retta r {\displaystyle r'} parallela a r {\displaystyle r} e passante per il punto P . {\displaystyle P.} [5]

Gruppo generale lineare

Con G L ( n , K ) {\displaystyle \mathrm {GL} (n,K)} oppure con G L n ( K ) {\displaystyle \mathrm {GL} _{n}(K)} si indica il gruppo delle matrici sopra un campo K {\displaystyle K} che sono invertibili. Questo esempio è preso dal gruppo generale lineare G L ( 2 , R ) {\displaystyle \mathrm {GL} (2,\mathbb {R} )} . Ricordiamo che tale gruppo ha come legge di composizione interna l'usuale moltiplicazione riga per colonna di matrici

g 1 g 2 = ( a b c d ) ( a b c d ) = ( a a + b c a b + b d c a + d c c b + d d ) g 2 g 1 , g 1   g 2 G {\displaystyle g_{1}g_{2}={\begin{pmatrix}a&b\\c&d\end{pmatrix}}{\begin{pmatrix}a^{'}&b^{'}\\c^{'}&d^{'}\end{pmatrix}}={\begin{pmatrix}aa^{'}+bc^{'}&ab^{'}+bd^{'}\\ca^{'}+dc^{'}&cb^{'}+dd^{'}\end{pmatrix}}\neq g_{2}g_{1},\quad \forall g_{1}\ g_{2}\in G}

quindi un gruppo non abeliano e faremo vedere che ci sono sottogruppi normali e non. Tale gruppo ammette elemento neutro ed elemento inverso

I = ( 1 0 0 1 ) , A 1 = 1 | A | ( d b c a ) {\displaystyle I={\begin{pmatrix}1&0\\0&1\end{pmatrix}},\qquad A^{-1}={\frac {1}{|A|}}{\begin{pmatrix}d&-b\\-c&a\end{pmatrix}}}

Prendiamo come G {\displaystyle G} il particolare gruppo moltiplicativo delle matrici a due parametri (abbiamo due parametri noti b = 0 ,   d = 1 {\displaystyle b=0,\ d=1} ),[6]

G = { g G | ( a 0 c 1 ) : a , c R , a 0 } , {\displaystyle G=\left\{g\in G|{\begin{pmatrix}a&0\\c&1\end{pmatrix}}\colon a,c\in \mathbb {R} ,a\neq 0\right\},}

e consideriamo come sottogruppo H {\displaystyle H} di G {\displaystyle G} ad un parametro (abbiamo tre parametri noti b = 0 ,   d = 1 {\displaystyle b=0,\ d=1} come prima e a = 1 {\displaystyle a=1} ):

H = { ( 1 0 c 1 ) : c R } . {\displaystyle H=\left\{{\begin{pmatrix}1&0\\c^{'}&1\end{pmatrix}}\colon c^{'}\in \mathbb {R} \right\}.}

Fissiamo una matrice 2 × 2 {\displaystyle 2\times 2} da G {\displaystyle G} e vogliamo trovare la generica classe laterale sinistra rispetto H essendo che non sono in numero finito come nel caso del gruppo S3, cioè:

( a 0 c 1 ) H = { ( a 0 c 1 ) ( 1 0 c 1 ) : c R } = { ( a 0 c + c 1 ) : c R } = { ( a 0 c 1 ) : c R } {\displaystyle {\begin{pmatrix}a&0\\c&1\end{pmatrix}}H=\left\{{\begin{pmatrix}a&0\\c&1\end{pmatrix}}{\begin{pmatrix}1&0\\c^{'}&1\end{pmatrix}}\colon c^{'}\in \mathbb {R} \right\}=\left\{{\begin{pmatrix}a&0\\c+c^{'}&1\end{pmatrix}}\colon c^{'}\in \mathbb {R} \right\}=\left\{{\begin{pmatrix}a&0\\c^{''}&1\end{pmatrix}}\colon c^{''}\in \mathbb {R} \right\}}

mentre la generica classe laterale destra

H ( a 0 c 1 ) = { ( 1 0 c 1 ) ( a 0 c 1 ) : c R } = { ( a 0 c + a c 1 ) : c R } = { ( a 0 c 1 ) : c R } = ( a 0 c 1 ) H . {\displaystyle H{\begin{pmatrix}a&0\\c&1\end{pmatrix}}=\left\{{\begin{pmatrix}1&0\\c^{'}&1\end{pmatrix}}{\begin{pmatrix}a&0\\c&1\end{pmatrix}}\colon c^{'}\in \mathbb {R} \right\}=\left\{{\begin{pmatrix}a&0\\c+ac^{'}&1\end{pmatrix}}\colon c^{'}\in \mathbb {R} \right\}=\left\{{\begin{pmatrix}a&0\\c^{''}&1\end{pmatrix}}\colon c^{''}\in \mathbb {R} \right\}={\begin{pmatrix}a&0\\c&1\end{pmatrix}}H.}

Cioè le classi laterali sinistre sono costituite da tutte le matrici di G {\displaystyle G} che hanno lo stesso elemento in alto a sinistra come le classi laterali destre. Quindi il sottogruppo H {\displaystyle H} è normale in G , {\displaystyle G,} mentre se consideriamo il sottogruppo

K = { ( a 0 0 1 ) : a R { 0 } } {\displaystyle K=\left\{{\begin{pmatrix}a^{'}&0\\0&1\end{pmatrix}}\colon a^{'}\in \mathbb {R} -\{0\}\right\}}

essendo

( a 0 c 1 ) K = { ( a 0 c 1 ) ( a 0 0 1 ) : a R { 0 } } = { ( a a 0 c a 1 ) : a R { 0 } } = { ( a 0 c 1 ) : a , c R { 0 } } {\displaystyle {\begin{pmatrix}a&0\\c&1\end{pmatrix}}K=\left\{{\begin{pmatrix}a&0\\c&1\end{pmatrix}}{\begin{pmatrix}a^{'}&0\\0&1\end{pmatrix}}\colon a^{'}\in \mathbb {R} -\{0\}\right\}=\left\{{\begin{pmatrix}aa^{'}&0\\ca^{'}&1\end{pmatrix}}\colon a^{'}\in \mathbb {R} -\{0\}\right\}=\left\{{\begin{pmatrix}a^{''}&0\\c^{''}&1\end{pmatrix}}\colon a^{''},c^{''}\in \mathbb {R} -\{0\}\right\}}
K ( a 0 c 1 ) = { ( a 0 0 1 ) ( a 0 c 1 ) : a R { 0 } } = { ( a a 0 c 1 ) : a R { 0 } } = { ( a 0 c 1 ) : a R { 0 } } {\displaystyle K{\begin{pmatrix}a&0\\c&1\end{pmatrix}}=\left\{{\begin{pmatrix}a^{'}&0\\0&1\end{pmatrix}}{\begin{pmatrix}a&0\\c&1\end{pmatrix}}\colon a^{'}\in \mathbb {R} -\{0\}\right\}=\left\{{\begin{pmatrix}aa^{'}&0\\c&1\end{pmatrix}}\colon a^{'}\in \mathbb {R} -\{0\}\right\}=\left\{{\begin{pmatrix}a^{''}&0\\c&1\end{pmatrix}}\colon a^{''}\in \mathbb {R} -\{0\}\right\}}

ne concludiamo che le classi sinistre hanno due parametri variabili ( a , c {\displaystyle a^{''},c^{''}} ), mentre quelle destre hanno un parametroo variabile ( a {\displaystyle a^{''}} ) e quindi

( a 0 c 1 ) K K ( a 0 c 1 ) , {\displaystyle {\begin{pmatrix}a&0\\c&1\end{pmatrix}}K\neq K{\begin{pmatrix}a&0\\c&1\end{pmatrix}},}

cioè K {\displaystyle K} è non normale in G . {\displaystyle G.}

Azione di gruppo e orbita

Lo stesso argomento in dettaglio: Azione di gruppo.

Un sottogruppo H {\displaystyle H} di un gruppo G {\displaystyle G} si utilizza per definire l'azione di H {\displaystyle H} su G {\displaystyle G} in due modi naturali. L'azione destra,

G × H G ( g , h ) g h {\displaystyle {\begin{aligned}G\times H&\to G\\(g,h)&\mapsto gh\end{aligned}}}

e l'azione sinistra,

H × G G ( h , g ) h g . {\displaystyle {\begin{aligned}H\times G&\to G\\(h,g)&\mapsto hg.\end{aligned}}}

L'orbita dell'elemento g G {\displaystyle g\in G} sotto l'azione destra coincide con la classe laterale sinistro g H G {\displaystyle gH\subseteq G} , mentre l'orbita sotto l'azione sinistra è il laterale destro H g G {\displaystyle Hg\subseteq G} [7].

Note

Postille
  1. ^ Un'altra notazione è a + b {\textstyle a+b} e si hanno le scritture equivalenti
    H + a = { b G | b = h + a , h H } = { H h = b + ( a ) , b G } {\displaystyle H+a=\{b\in G\,|\,b=h+a,h\in H\}=\{H\ni h=b+(-a),b\in G\}}
    a + H = { b G | b = a + h , h H } = { H h = ( a ) + b , b G } {\displaystyle a+H=\{b\in G\,|\,b=a+h,h\in H\}=\{H\ni h=(-a)+b,b\in G\}}
  2. ^ Ricordiamo la notazione:
    • H < G {\displaystyle H<G} per indicare che H {\displaystyle H} è un sottogruppo improprio o banale di G {\displaystyle G} ;
    • H G {\displaystyle H\leq G} per indicare che H {\displaystyle H} è un sottogruppo proprio di G {\displaystyle G} ;
    • H G ,   H G {\displaystyle H\trianglelefteq G,\ H\triangleleft G} oppure N G ,   N G {\displaystyle N\trianglelefteq G,\ N\triangleleft G} per indicare che H {\displaystyle H} è un sottogruppo normale di G {\displaystyle G} .
  3. ^ a b c Quando H = N {\displaystyle H=N} s'intendono che sono sottogruppi normali.
Fonti
  1. ^ Humphreys, J.F., Cp. VII
  2. ^ Fraleigh, p. 117
  3. ^ Fraleigh, p. 169
  4. ^ Joshi, p. 323
  5. ^ Rotman, p. 155
  6. ^ Burton, pp. 128, 135
  7. ^ Jacobson, p. 52

Bibliografia

  • (IT) Israel Nathan Herstein, Algebra, Editori Riuniti University Press, 2010, ISBN 978-88-6473-210-7, OCLC 956260268. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  • (IT) Michael Artin, Algebra, Bollati Boringhieri, 1997, ISBN 88-339-5586-9, OCLC 797301581. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  • (EN) Serge Lang, Algebra, Revised Third Edition, 2002, ISBN 0-387-95385-X, OCLC 48176673. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  • (EN) Humphreys, J.F., 7. Normal subgroups and quotient groups, in A Course in Group Theory, 1ª ed., OUP, 1996, ISBN 9780198534594.
  • (EN) John B. Fraleigh, A First Course in Abstract Algebra, 5ª ed., Addison-Wesley, 1994, ISBN 978-0-201-53467-2.
  • (EN) K. D. Joshi, §5.2 Cosets of Subgroups, in Foundations of Discrete Mathematics, New Age International, 1989, ISBN 81-224-0120-1.
  • (EN) Joseph J. Rotman, A First Course in Abstract Algebra with Applications, 3ª ed., Prentice-Hall, 2006, ISBN 978-0-13-186267-8.
  • (EN) David M. Burton, Abstract Algebra, Wm. C. Brown Publishers, 1988, ISBN 0-697-06761-0.
  • (EN) Nathan Jacobson, Basic Algebra I, 2ª ed., Dover, 2009, ISBN 978-0-486-47189-1.

Collegamenti esterni

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