Soluzione on shell e off shell

In fisica, in particolare nella teoria quantistica dei campi, si parla di soluzione on shell e off shell per indicare le configurazioni di un sistema fisico. Quando una configurazione è soluzione delle classiche equazioni del moto viene chiamata soluzione on shell, mentre se non le soddisfa è detta soluzione off shell.

Shell di massa

Il termine "'soluzione on shell e off shell"' deriva da "shell di massa", sinonimo di iperboloide di massa, cioè è l'iperboloide nello spazio dell'energia-impulso che descrivono le soluzioni dell'equazione:

E 2 | p | 2 c 2 = m 2 c 4 {\displaystyle E^{2}-|{\vec {p}}\,|^{2}c^{2}=m^{2}c^{4}}

La quale descrive le combinazioni dell'energia E e della quantità di moto p {\displaystyle {\vec {p}}} consentite dalla relatività speciale per una particella di massa m, dove c è la velocità della luce. L'equazione per lo shell di massa è spesso scritta in termini di quadrimpulso in notazione di Einstein e nelle unità naturali in cui c = 1 {\displaystyle c=1} , come:

p μ p μ = m 2 {\displaystyle p^{\mu }p_{\mu }=m^{2}}

o più semplicemente:

p 2 = m 2 {\displaystyle p^{2}=m^{2}}

Teoria quantistica dei campi

La teoria quantistica dei campi è la versione relativistica della meccanica quantistica, dove gli oggetti fondamentali sono i campi. Essa fornisce la struttura teorica su cui si basano per esempio la fisica delle particelle e la fisica della materia condensata. In particolare, la teoria quantistica del campo elettromagnetico, conosciuta come elettrodinamica quantistica, è una delle teorie di maggior successo della fisica.

La teoria quantistica dei campi fornisce alcune correzioni alla meccanica quantistica ordinaria, in cui l'evoluzione di un sistema è descritta dall'equazione di Schrödinger che nella sua forma più comune è:

[ 2 2 m 2 + V ( r ) ] Ψ ( r , t ) = i Ψ t ( r , t ) {\displaystyle \left[-{\frac {\hbar ^{2}}{2m}}\nabla ^{2}+V(\mathbf {r} )\right]\Psi (\mathbf {r} ,t)=i\hbar {\frac {\partial \Psi }{\partial t}}(\mathbf {r} ,t)}

dove {\displaystyle \hbar } è la costante di Planck ridotta, Ψ {\displaystyle \Psi } è la funzione d'onda di una particella, m {\displaystyle m} la sua massa, e V {\displaystyle V} un'energia potenziale applicata.

Ci sono due problemi associati a questa equazione:

  • In primo luogo non è relativistica, il limite di corrispondenza è ridotto alla meccanica classica piuttosto che a quella relativistica. Ciò è visibile se si nota che il primo termine a sinistra rappresenta solamente l'energia cinetica classica p 2 / 2 m {\displaystyle p^{2}/2m} , mentre l'energia a riposo m c 2 {\displaystyle mc^{2}} viene omessa. È possibile modificare l'equazione di Schrödinger per includere l'energia a riposo, ottenendo, ad esempio, l'equazione di Klein-Gordon per particelle scalari (spin nullo) o l'equazione di Dirac per particelle di spin un mezzo;
  • Il secondo problema si ha quando si cerca di estendere l'equazione a grandi numeri di particelle. Particelle identiche sono indistinguibili le une dalle altre (dato che non è possibile conoscerne in modo preciso posizione e velocità allo stesso momento), per cui la funzione d'onda dell'intero sistema deve essere simmetrica (bosoni) o antisimmetrica (fermioni) quando le coordinate delle particelle costituenti vengono scambiate. Questo rende la funzione d'onda di sistemi a molte particelle estremamente complicata. Ad esempio, la funzione d'onda generale di un sistema di N {\displaystyle N} bosoni si scrive come:
Φ ( r 1 , , r N ) = 1 N ! p ϕ p ( 1 ) ( r 1 ) ϕ p ( N ) ( r N ) {\displaystyle \Phi (r_{1},\dots ,r_{N})={\frac {1}{\sqrt {N!}}}\sum _{p}\phi _{p(1)}(r_{1})\cdots \phi _{p(N)}(r_{N})}

dove r i {\displaystyle r_{i}} sono le coordinate della i-esima particella, ϕ i {\displaystyle \phi _{i}} sono le funzioni d'onda delle singole particelle, e la somma è presa su tutte le possibili permutazioni di p {\displaystyle p} elementi. In generale, questa è una somma di N ! {\displaystyle N!} ( N {\displaystyle N} fattoriale) termini distinti, che diventa rapidamente ingestibile, al crescere di N {\displaystyle N} .

Campo scalare

Prendendo per esempio un campo scalare in uno spazio di Minkowski D-dimensionale, si consideri una densità di Lagrangiana L ( ϕ , μ ϕ ) {\displaystyle {\mathcal {L}}(\phi ,\partial _{\mu }\phi )} . L'azione è data da:

S = d D x L ( ϕ , μ ϕ ) {\displaystyle S=\int d^{D}x{\mathcal {L}}(\phi ,\partial _{\mu }\phi )}

L'equazione di Eulero-Lagrange si ottiene considerando la variazione del campo e delle sue derivate, e ponendola uguale a zero. Essa ha la forma:

μ L ( μ ϕ ) = L ϕ {\displaystyle \partial _{\mu }{\frac {\partial {\mathcal {L}}}{\partial (\partial _{\mu }\phi )}}={\frac {\partial {\mathcal {L}}}{\partial \phi }}}

Supponendo che il sistema compie uno spostamento infinitesimo x μ x μ + α μ {\displaystyle x^{\mu }\rightarrow x^{\mu }+\alpha ^{\mu }} nello spazio-tempo, la densità di Lagrangiana L {\displaystyle {\mathcal {L}}} (uno scalare) si trasforma come:

δ L = α μ μ L {\displaystyle \delta {\mathcal {L}}=\alpha ^{\mu }\partial _{\mu }{\mathcal {L}}}

Espandendo inoltre δ L {\displaystyle \delta {\mathcal {L}}} in serie di Taylor:

δ L = L ϕ δ ϕ + L ( μ ϕ ) δ ( μ ϕ ) {\displaystyle \delta {\mathcal {L}}={\frac {\partial {\mathcal {L}}}{\partial \phi }}\delta \phi +{\frac {\partial {\mathcal {L}}}{\partial (\partial _{\mu }\phi )}}\delta (\partial _{\mu }\phi )}

dunque:

α μ μ L = L ϕ δ ϕ + L ( μ ϕ ) δ ( μ ϕ ) {\displaystyle \alpha ^{\mu }\partial _{\mu }{\mathcal {L}}={\frac {\partial {\mathcal {L}}}{\partial \phi }}\delta \phi +{\frac {\partial {\mathcal {L}}}{\partial (\partial _{\mu }\phi )}}\delta (\partial _{\mu }\phi )}

notando nel mentre che che δ ( μ ϕ ) = μ ( δ ϕ ) {\displaystyle \delta (\partial _{\mu }\phi )=\partial _{\mu }(\delta \phi )} poiché le variazioni sono linearmente indipendenti. Dal momento che si tratta di campi scalari, essi si trasformano esattamente come L {\displaystyle {\mathcal {L}}} :

α μ μ L = L ϕ α μ μ ϕ + L ( ν ϕ ) α μ μ ν ϕ {\displaystyle \alpha ^{\mu }\partial _{\mu }{\mathcal {L}}={\frac {\partial {\mathcal {L}}}{\partial \phi }}\alpha ^{\mu }\partial _{\mu }\phi +{\frac {\partial {\mathcal {L}}}{\partial (\partial _{\nu }\phi )}}\alpha ^{\mu }\partial _{\mu }\partial _{\nu }\phi }

e dato che questo deve valere per traslazioni fra loro indipendenti:

α μ = ( ϵ , 0 , , 0 ) , ( 0 , ϵ , , 0 ) , {\displaystyle \alpha ^{\mu }=(\epsilon ,0,\dots ,0),(0,\epsilon ,\dots ,0),\dots }

si può "dividere" per α μ {\displaystyle \alpha ^{\mu }} e scrivere:

μ L = L ϕ μ ϕ + L ( ν ϕ ) μ ν ϕ {\displaystyle \partial _{\mu }{\mathcal {L}}={\frac {\partial {\mathcal {L}}}{\partial \phi }}\partial _{\mu }\phi +{\frac {\partial {\mathcal {L}}}{\partial (\partial _{\nu }\phi )}}\partial _{\mu }\partial _{\nu }\phi }

Questo è un esempio di equazione che vale off shell, poiché è valida per ogni configurazione dei campi indipendentemente dal fatto che essa rispetti le equazioni del moto, che in tal caso sono le equazioni di Eulero-Lagrange.

Si può derivare comunque una soluzione on shell semplicemente rimpiazzando L / ϕ {\displaystyle \partial {\mathcal {L}}/\partial \phi } nella precedente relazione con l'equazione di Eulero-Lagrange:

μ L = ν L ( ν ϕ ) μ ϕ + L ( ν ϕ ) μ ν ϕ {\displaystyle \partial _{\mu }{\mathcal {L}}=\partial _{\nu }{\frac {\partial {\mathcal {L}}}{\partial (\partial _{\nu }\phi )}}\partial _{\mu }\phi +{\frac {\partial {\mathcal {L}}}{\partial (\partial _{\nu }\phi )}}\partial _{\mu }\partial _{\nu }\phi }

Ciò si può scrivere come:

ν ( L ( ν ϕ ) μ ϕ δ μ ν L ) = 0 {\displaystyle \partial _{\nu }\left({\frac {\partial {\mathcal {L}}}{\partial (\partial _{\nu }\phi )}}\partial _{\mu }\phi -\delta _{\mu }^{\nu }{\mathcal {L}}\right)=0}

e definendo la quantità tra parentesi come T ν μ {\displaystyle T^{\nu }{}_{\mu }} , si ha:

ν T ν μ = 0 {\displaystyle \partial _{\nu }T^{\nu }{}_{\mu }=0}

che è una formulazione del teorema di Noether. La quantità conservata è il tensore energia impulso, ed è conservata solo on shell, ovvero solo se vengono soddisfatte le equazioni del moto.

Bibliografia

  • (EN) Michael E. Peskin, Daniel V. Schroeder (1995): An Introduction to Quantum Field Theory, Addison-Wesley ISBN 0-201-50397-2
  • Steven Weinberg. La teoria quantistica dei campi. Bologna, Zanichelli, 1998. ISBN 88-08-17894-3
  • (EN) Steven Weinberg (1995): The Quantum Theory of Fields: Volume 1, Foundations, Cambridge University Press
  • (EN) Steven Weinberg (1996): The Quantum Theory of Fields: Volume 2, Modern applications, Cambridge University Press
  • (EN) Steven Weinberg (2000): The Quantum Theory of Fields: Volume 3, Supersymmetry, Cambridge University Press
  • (EN) C. Itzykson e J. B. Zuber Quantum Field Theory MacGrawHill 1980/Dover 2006.
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  • (EN) F. Mandl e G. Shaw. Quantum Field Theory. John Wiley & Sons, 1993.
  • (EN) F. Gross. Relativistic Quantum Mechanics and Field Theory. Wiley-Interscience, 1993.

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • Appunti di Meccanica Quantistica Relativistica (Università di Roma 1, La Sapienza)
  • Elettrodinamica Quantistica (Università di Roma 1, La Sapienza)
  • Teorie di Gauge (Università di Roma 1, La Sapienza)
  • G. Longhi Teoria Quantistica dei Campi con il formalismo di Wightman Archiviato il 17 aprile 2012 in Internet Archive. (Università di Firenze)
  • (EN) F. J. Dyson 1951 Lectures on Advanced Quantum Mechanics Second Edition
  • (EN) S. Coleman Corso di teoria dei campi, prima parte (Università Harvard)
  • (EN) S. Coleman Corso di teoria dei campi, seconda parte
  • (EN) W. Siegel Fields
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