Cometa Lulin
Cometa C/2007 N3 (Lulin) | |
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La cometa Lulin fotografata da Joseph Brimacombe. A destra della cometa è visibile la lunga coda ionica, verde-azzurra; a sinistra è invece presente l'anti-coda di polveri. | |
Scoperta | 11 luglio 2007[1] |
Scopritori | Ye Quanzhi, Lin Qisheng[1] |
Parametri orbitali | |
(all'epoca 2454635,5 18 giugno 2008[2]) | |
Semiasse maggiore | -4991,4337[3] UA |
Periastro | 1,2119 UA |
Periodo orbitale | 7762,88 anni |
Inclinazione orbitale | 178,3727° |
Eccentricità | 1,0002 |
Longitudine del nodo ascendente | 338,508° |
Argom. del perielio | 136,839° |
Anomalia media | 359,999° |
Ultimo perielio | 10 gennaio 2009 |
Prossimo perielio | - |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | |
Magnitudine ass. | 8,5[2] |
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La cometa Lulin, formalmente designata C/2007 N3 (Lulin), è una cometa non periodica scoperta l'11 luglio 2007 da Ye Quanzhi, studente dell'Università Sun Yat-sen di Canton (Cina) su un'immagine acquisita da Lin Qisheng, dell'Istituto di Astronomia dell'Università Centrale Nazionale di Taiwan, nel corso del Lulin Sky Survey.[1]
La cometa appare di un lucente colore verde e per questo motivo è stata chiamata anche la "cometa verde".[6][7]
La cometa è divenuta visibile ad occhio nudo il 7 febbraio 2009,[8] mentre transitava nella costellazione della Bilancia. Due giorni prima era passata in vicinanza di Zubenelgenubi.[9] Il 15 e 16 febbraio è transitata nelle vicinanze di Spica, il 19 febbraio di γ Virginis ed il 6 marzo vicino all'ammasso stellare M44.[10]
Il picco di luminosità è stato raggiunto nella notte del 24 febbraio 2009, (in corrispondenza del massimo avvicinamento al nostro pianeta[11]) con una luminosità corrispondente ad una magnitudine di +4,8.[4][5] Inoltre, è apparsa molto vicina a Saturno la notte del 23 febbraio ed a Regolo, nella costellazione del Leone, il 27.[4][12] Il 14 marzo è transitata nelle vicinanze della nebulosa Eschimese (NGC 2392) ed il 17 marzo nei pressi di δ Geminorum.[13][14] Il 12 maggio 2009 è apparsa in prossimità della Cometa Cardinal.[15]
Scoperta
Le prime immagini della cometa sono state raccolte l'11 luglio 2007 dall'astronomo Lin Qisheng con un telescopio da 16 pollici all'osservatorio Lulin, a Taiwan. La cometa appariva come un oggetto della 18,9ª magnitudine[4] e non presentava coda o chioma.
L'oggetto fu identificato da Ye Quanzhi, uno studente diciannovenne dell'Università Sun Yat-sen di Canton.[1][9] Inizialmente si credette che ci si trovasse di fronte ad un asteroide finché non fu rilevata una tenue chioma nelle immagini raccolte la settimana seguente alla scoperta.[16]
La scoperta avvenne nell'ambito del Lulin Sky Survey, un progetto di ricerca volto all'individuazione di piccoli oggetti del Sistema solare, principalmente asteroidi near-Earth (NEA). La cometa è stata nominata dall'osservatorio di scoperta.[17]
Orbita
L'astronomo Brian Marsden ha calcolato l'orbita percorsa dalla cometa, basandosi su 76 osservazioni; dal suo lavoro emerge che la cometa ha raggiunto il perielio il 10 gennaio 2009, transitando a 182 milioni di chilometri (1,24 UA) dal Sole.[16]
L'orbita percorsa dalla cometa Lulin è iperbolica, ma molto prossima ad essere parabolica (presenta infatti un'eccentricità che si discosta dall'unità solo alla quarta cifra decimale[2]). L'orbita percorsa dalla cometa, inoltre, è retrograda e caratterizzata da una bassa inclinazione, 1,6° rispetto al piano dell'eclittica.[17]
L'orbita percorsa suggerisce che la cometa non esegua periodici transiti nel Sistema solare interno, anzi questo potrebbe essere il suo primo avvicinamento al Sole.[7][11] Il massimo avvicinamento alla Terra è stato raggiunto il 24 febbraio 2009, quando la cometa è transitata a circa 60 milioni di km (0,41 UA) dal nostro pianeta.[10]
Aspetto
La chioma, piena e molto luminosa,[18] è di un lucente colore verde, dovuto all'emissione dal nucleo di gas ionizzati di carbonio biatomico e cianogeno, che emettono luce nelle lunghezze d'onda corrispondenti al verde.[7][9]
La cometa ha presentato nettamente un'anti-coda di polveri, rosata, ed una coda di plasma strutturata, verde-azzurra.[18][19][20] L'anti-coda di polveri è stata visibile fino al 26 febbraio 2009.[5] Poiché l'orbita cometaria è quasi sul piano dell'eclittica, la coda di polveri, che si mantiene generalmente sull'orbita della cometa, vista dalla Terra è comparsa per qualche giorno sia a destra, sia a sinistra del nucleo. La presenza dell'anti-coda è derivata quindi da considerazioni prospettiche.[21] Inoltre, poiché la cometa percorre la sua orbita con moto retrogrado, dal passaggio al perielio la coda di polveri che la segue è quindi apparsa rivolta verso il Sole, mentre la coda di gas, che si orienta secondo il vento solare, è apparsa rivolta nella direzione opposta.[22]
Disconnessione della coda
Il 4 febbraio 2009 un gruppo di astronomi italiani[23] hanno osservato il distacco della coda di plasma.[6][24] Il leader del gruppo ha detto:
«Abbiamo fotografato la cometa utilizzando un telescopio a controllo remoto nel New Messico, e le nostre immagini mostrano chiaramente una disconnessione. Durante le osservazioni, parte della coda di plasma è stata strappata via»
(Ernesto Guido[25])
Ernesto Guido e colleghi ritengono che l'evento sia stato provocato da disturbi magnetici trasportati dal vento solare. Piccole tempeste magnetiche nelle code delle comete erano state già osservate in precedenza; una delle più famose è quella che ha interessato la Cometa Encke nel 2007, quando la sonda STEREO ha osservato un'espulsione di massa coronale colpire la cometa, che perse la sua coda, come è parzialmente accaduto per la cometa Lulin il 4 febbraio.[19]
Note
- ^ a b c d (EN) International Astronomical Union Circular (IAUC) 8857, su cbat.eps.harvard.edu, Unione Astronomica Internazionale, 18 luglio 2007. URL consultato il 23 febbraio 2009.
- ^ a b c I dati di C/2007 N3 dal sito JPL.
- ^ Il segno meno non è un errore, ma è convenzionalmente adottata per indicare che la cometa si muove su un'orbita iperbolica.
- ^ a b c d (EN) Seiichi Yoshida, C/2007 N3 ( Lulin ), su aerith.net, 31 dicembre 2008. URL consultato il 23 febbraio 2009.
- ^ a b c (EN) Don Pearce, Comet Corner, su astronomyclub.org, 3 aprile 2009. URL consultato il 23 aprile 2009.
- ^ a b Arriva Lulin, la «cometa verde», su corriere.it, 4 febbraio 2009. URL consultato il 23 febbraio 2009.
- ^ a b c (EN) A Green Comet, su nasa.gov, NASA, 20 febbraio 2009. URL consultato il 23 febbraio 2009.
- ^ (EN) Naked-Eye Comet [collegamento interrotto], su spaceweather.com, 5 febbraio 2009. URL consultato il 23 febbraio 2009.
- ^ a b c (EN) Green Comet Approaches Earth, su science.nasa.gov, Science@NASA, 4 febbraio 2009. URL consultato il 23 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2010).
- ^ a b Rolando Ligustri, Tutti a seguire la Lulin, su Coelum, vol. 125, Coelum. URL consultato il 23 febbraio 2009.
- ^ a b (EN) Jimmy Westlake, Here comes Comet Lulin [collegamento interrotto], su steamboatpilot.com, Steamboat Pilot & Today, 27 gennaio 2009. URL consultato il 23 febbraio 2009.
- ^ Alan Dyer, Venus Kicks Off the Year of Astronomy (pg. 24-27), in Dickinson, Terence (a cura di), SkyNews: The Canadian Magazine on Astronomy & Stargazing, XIV, Issue 5, January/February 2009, Yarker, Ontario, SkyNews Inc, 2009, p. 38.
- ^ (EN) Path of Comet C/2007 N3 (Lulin), Mar. 1 - 20, 2009 (PDF), su media.skyandtelescope.com, Sky and Telescope. URL consultato il 23 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2009).
- ^ (EN) Alan M. McRobert, This Week's Sky at a Glance, su skyandtelescope.com, Sky and Telescope. URL consultato il 23 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2009).
- ^ Alan Dyer, The Top 10 Celestial Sights of 2009 (pg. 14), in Dickinson, Terence (a cura di), SkyNews: The Canadian Magazine of Astronomy & Stargazing, XIV, Issue 5, January/February 2009, Yarker, Ontario, SkyNews Inc, 2009, p. 38.
- ^ a b (EN) Gary W. Kronk, C/2007 N3 (Lulin), su cometography.com. URL consultato il 23 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2012).
- ^ a b Newfound Comet Lulin to Grace Night Skies, su space.com. URL consultato il 9 febbraio 2009.
- ^ a b Gigi Donelli, Lulin, arriva la cometa verde, su ilsole24ore.com, Il Sole 24 Ore. URL consultato il 23 febbraio 2009.
- ^ a b (EN) Comet Lulin Tails, su Astronomy Picture of the Day, NASA, 7 febbraio 2009. URL consultato il 23 febbraio 2009.
- ^ (EN) Phillip L Jones, Immagine della Cometa Lulin, su visualuniverse.org, 22 febbraio 2009. URL consultato il 23 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2009).
- ^ (EN) Alan MacRobert, Bryant, Greg, Catch Comet Lulin at Its Best!, su skyandtelescope.com, Sky and Telescope. URL consultato il 23 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2009).
- ^ (EN) Emily Lakdawalla, Got binoculars? Spot a comet near Saturn tonight, su planetary.org, The Planetary Society, 23 febbraio 2009. URL consultato il 24 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2009).
- ^ Ernesto Guido, Giovanni Sostero e Paul Camilleri.
- ^ Cometa Lulin: inizia lo spettacolo, su uai.it, Unione Astrofili Italiani. URL consultato il 23 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2009).
- ^ Disconnected Tail [collegamento interrotto], su spaceweather.com. URL consultato il 23 febbraio 2009.
Bibliografia
- (EN) Green Comet Approaches Earth, su science.nasa.gov, Science@NASA, 4 febbraio 2009. URL consultato il 23 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2010).
- (EN) Alan MacRobert, Bryant, Greg, Catch Comet Lulin at Its Best!, su skyandtelescope.com, Sky and Telescope. URL consultato il 23 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2009).
Altri progetti
Altri progetti
- Wikimedia Commons
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cometa Lulin
Collegamenti esterni
- (EN) Cometa Lulin - Dati riportati nel database dell'IAU, su minorplanetcenter.net, Minor Planet Center.
- (EN) Cometa Lulin - Dati riportati nello Small-Body Database, su ssd.jpl.nasa.gov, Jet Propulsion Laboratory.
- Cometa C/2007 N3 (Lulin), su comete.uai.it, Unione Astrofili Italiani. URL consultato il 23 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2009).
- Comet 2007 N3 Lulin, su cortinastelle.it, Associazione Astronomica Cortina. URL consultato il 23 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2009).
- (EN) Comet Lulin full-page finder charts, su astrodrayer.com. URL consultato il 23 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2009).
- (EN) Comet Lulin photo gallery, su spaceweather.com. URL consultato il 23 febbraio 2009.
- (EN) Chris Peat, Comet C/2007 N3 Lulin, su Heavens-Above GmbH, Heavens-Above.com. URL consultato il 23 febbraio 2009.
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